Oggi, nel ricordare l’anniversario della tragedia di Hiroshima, ho voluto scegliere un’immagine emblematica. Non il fungo atomico, non i cadaveri e le macerie, ma un orologio. Un orologio fermo alle 8 e un quarto di quel maledetto 6 agosto del 1945. La foto è stata scattata da Massimo Melica presso il Peace Memorial Museum di Hiroshima e, dal suo blog , riporto il seguente pensiero:
“L’orrenda morte di migliaia di persone che videro sciogliersi e colare dalle unghie il grasso della loro pelle, che morirono per gli organi interni carbonizzati, che soffrirono per ore con il 98% del corpo ustionato, che videro i loro cari scarnificati in pochi attimi non deve trovare l’oblio nelle nostre coscienze.”
Questo per ricordare che, purtroppo, un mondo come quello di Ken il guerriero non è solo fantascienza, ma il riflesso di un passato recente e di un futuro possibile.
Anche in questo momento, mentre scrivo, tantissimi conflitti vengono combattuti nel mondo, senza contare i gravi danni ambientali dovuti all’inquinamento e allo sfruttamento incontrollato delle risorse del pianeta. Possiamo davvero sfuggire all’autodistruzione? Forse no, eppure, ognuno di noi può fare la sua parte nel tentare di cambiare le cose.
Perché la GUERRA è solo il prodotto di caratteristiche individuali negative quali l’avarizia, la meschinità, l’invidia, l’ambizione smodata, la mancanza d’ascolto, l’insensibilità, l’odio, il razzismo, la paura di ciò che non si conosce, l’egoismo, la violenza, l’arroganza…
Potremmo andare avanti per molto.
Come disse il Mahatma Gandhi:
Una bellissima riflessione, grazie per avermi coinvolto.
Questo è il web che adoro.
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Grazie a te per avermi dato lo spunto con quella foto ed il tuo post
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