Penultima uscita per la collana KEN LA LEGGENDA di Planet Manga, che questo mese ospita il primo dei due volumi che compongono JUZA LA NUVOLA VAGABONDA, edizione italiana di Jūza Gaiden – Hōkō no Kumo (ジュウザ外伝 – 彷徨の雲 – La Storia Parallela di Juza – La Nuvola Errante), serie originariamente pubblicata sul settimanale Comic Bunch a partire dall’8 gennaio 2010 come ultimo dei manga spin-off del progetto Shin Kyuseishu Densetsu. Chiaramente, protagonista assoluto della vicenda è Juza, uno dei personaggi sicuramente più apprezzati della serie originale nonostante il breve arco di vita all’interno della stessa e Missile Kakurai, l’autrice chiamata a scriverne la biografia, cerca di esplorare scorci dell’esistenza del guerriero per tentare di approfondirne il background e rispondere ai tanti quesiti che il pubblico si è sempre posto.
Ci sarà riuscita? Andiamo a scoprirlo.
Buona lettura! 😉
TRAMA E CONSIDERAZIONI
Come si diceva nell’introduzione, la vita di Juza, il guerriero membro dei Nanto Goshasei, non è mai stata veramente esplorata nel manga originale. Nonostante questo (o forse soprattutto per questo) la sua breve apparizione nell’opera è rimasta scolpita nel cuore del pubblico per tre decenni.
Questo manga parte quindi con premesse tutto sommato buone, ovvero andare a mostrare a quello stesso pubblico gli aspetti inediti dell’esistenza di quel guerriero libero come le nuvole. Ma si può afferrare una nuvola e sperare di legarla? No, ed è purtroppo questo l’errore in cui Missile Kakurai cade rovinosamente. Il primo episodio infatti non è poi così male, anzi, l’idea che Juza si metta in viaggio per cercare Kenshiro, responsabile di non aver saputo difendere Julia, l’unica donna che il guerriero abbia mai amato ma anche l’unica che non ha mai potuto avere, promette un viaggio avventuroso e affascinante…
Tutto comincia però a crollare già dal secondo episodio in poi, scadendo purtroppo nel banale, presentando personaggi insulsi ed una trama che non si capisce mai bene quale direzione debba prendere di preciso. Evito di rivelare dettagli perché comunque non voglio rovinare la lettura a chi non l’ha ancora acquistato, ma posso dire con certezza che la storia non regge minimamente il confronto non solo con la serie originale, ma neanche con gli altri manga spin-off precedenti. Per assurdo, anche quella fiera del fan service che è Rei l’oscuro lupo blu, risulta meglio strutturato.
Viene quindi più che naturale pensare che Juza Gaiden, assolutamente non programmato e tardivo rispetto alle produzioni che hanno accompagnato Hokuto No Ken al suo venticinquennale, sia stato più che altro un mezzo promozionale buttato lì per accompagnare l’uscita in patria di Hokuto Musou (che noi in occidente conosciamo come Fist of the North Star Ken’s Rage), tanto che i personaggi, da un certo punto in poi, indossano anche gli stessi outfit visti nel gioco.
Insomma, in poche parole un marchettone travestito da fumetto che oltretutto risente drammaticamente sia della sua stessa natura quasi episodica, con una trama frammentata e priva di reale mordente sulla lunga distanza (accompagnata poi da grossolani errori che rivelano la scarsa familiarità dell’autrice con il mondo di Hokuto, ma ne riparleremo nella recensione del secondo volume), sia di un tratto dalla qualità che definire altalenante è un complimento. Missile Kakurai (qui trovate il suo sito ufficiale se volete conoscerla meglio) non è una disegnatrice alle prime armi, eppure non si può fare a meno di notare quanta fatica faccia a muoversi nel regno di Hara e Buronson, che evidentmente non le è così congeniale, basti pensare che quando gli episodi del manga sono stati raccolti in volume, ha dovuto ridisegnare proprio il volto di Juza…
PROTAGONISTI
JUZA DELLE NUVOLE (雲のジュウザ)
Dotato di un talento senza eguali per le arti marziali, che gli ha permesso di sviluppare uno stile di combattimento del tutto personale ed imprevedibile, Juza appartiene al gruppo di guerrieri noti come Nanto Goshasei, incaricati di proteggere il misterioso Ultimo Condottiero dei Sei Sacri Pugni di Nanto. Ma il suo cuore, logorato da un amore impossibile, lo ha spinto a rinnegare i propri doveri e a vivere come un vagabondo… Vedi la scheda di Juza nel manga originale
SHUKAN (シュカン)
Ufficiale in comando di un’unità del Corpo d’Invasione del Re del Pugno, è stato da questi incaricato di prendere possesso di un territorio indipendente miracolosamente risparmiato dal fuoco dell’ecatombe nucleare che ha devastato il pianeta. Vestito come un antico sovrano cinese e accompagnato da un cagnolino che ama viziare, viene fatto fuori dagli uomini della milizia del posto prima ancora di riuscire ad impartire un ordine di attacco.
YAN (ヤン)
Il più giovane tra i membri della milizia che tentano di respingere l’assalto dell’esercito del Re del Pugno, si rende subito conto che si tratta di una lotta impari e corre a chiamare in soccorso Juza, per il quale prova grande ammirazione.
RIO (リオ)
Capo della milizia cittadina, non vorrebbe poggiare tutta la strategia di difesa sulla presenza di Juza, ma capisce che contro l’esercito nemico non ha altra scelta. Per questo motivo, deciderà di tenere nascoste delle informazioni che porterebbero il guerriero a riprendere il proprio viaggio.
GARAHA (ガラハ)
Comandante della prima unità del Corpo d’Invasione, è un vanaglorioso maestro di arti marziali che sembra aver sparso in giro la voce di essere addirittura più forte dell’Uomo dalle Sette Cicatrici, fatto che spingerà Juza a scendere in campo per affrontarlo, eliminandolo con un solo colpo.
JONAH (ヨナ)
Comandante in Capo dell’Armata Basta dell’Esercito del Re del Pugno, ha alle spalle un passato fatto di umiliazioni e abbandono, ed è proprio a causa del suo tormento interiore che ha ordito un perverso piano che mira, per mezzo della morte di Juza, a far sprofondare ancor più nel baratro della disperazione la popoloazione del territorio che tiene sotto controllo.
JEAN (ジャン)
Uno dei ragazzi che, rapiti dalle loro case, hanno subito il lavaggio del cervello da Jonah e sono stati gettati in un’arena sotterranea in cui si tengono scontri all’ultimo sangue. Riuscito a fuggire, viene riacciuffato per essere riportato indietro, ma alla sua cattura assiste Juza…
ALISA (アリサ)
Carissima amica di Jean, è l’unica persona che sembra volerlo salvare quando questi riesce ad evadere dal luogo in cui è stato rinchiuso. Purtroppo però, viene anch’ella catturata e gettata nell’arena a combattere proprio contro Jean…
RAOH (ラオウ)
Noto anche come Re del Pugno (拳王 – Ken Oh), Raoh è il maggiore dei quattro fratelli di Hokuto ed è animato, sin dalla giovinezza, dall’ambizione di sottomettere il mondo e i Cieli stessi al proprio dominio. Un’ambizione che lo ha portato a formare un immenso esercito con cui portare avanti una vera e propria campagna militare. Ma Juza non riesce a sopportare chi si arroga il diritto di togliere al prossimo la propria libertà…
Vedi scheda di Raoh nel manga originale
SOUTHER (サウザー)
Erede dello stile Nanto Hō-Ō Ken (Tecnica della Fenice Cinese di Nanto – 南斗鳳凰拳) e Stella Sovrana (Shō-sei – 将星) del Nanto Rokuseiken, Souther compare nel racconto soltanto in un flashback in cui, con cinismo, discute con Juza a proposito di vita e di libertà.
Vedi la scheda di Souther nel manga originale
Kim, il fornaio di Hokuto
Nota: attenzione, questo non lo troverete nel volume!!
Nel manga, durante un flashback, si parla di Kim, l’allievo che Ryuken cacciò dal dojo di Hokuto per via delle sue scarse capacità. Da quello che emerge, pare fosse più bravo a fare il fornaio! Allora il nostro amico Aisanbou, che per chi non lo conoscesse è fondatore del fansite nipponico forse più ricco e più longevo riguardante Hokuto No Ken, ha pensato ad un altro possibile spin-off, tutto incentrato su questo sfigatissimo personaggio! 😀
La leggenda del fornaio di fine secolo
KIM – PAN
“Un poema epico sul lievito. Una storia incentrata su un guerriero inetto che ha spostato il suo campo di battaglia nella bottega del pane!!”
EDIZIONE ITALIANA
L’edizione nostrana, com’è ormai tradizione da parte di Planet Manga, è curata sotto l’aspetto puramente estetico, con una buona qualità della carta e della stampa, ma riserva sempre qualche sorpresa per quello che concerne i contenuti. In particolare, a parte le licenze poetiche su alcuni passaggi, si segnalano veri e propri errori grammaticali (ne ho beccati almeno 3 pure piuttosto macroscopici). Insomma, non che per Juza mi aspettassi un trattamento di riguardo, ma leggere cose come “… sei tu quello che mascheri il tuo obbiettivo finale” non è piacevole, per quanto magari si possa anche trattare semplicemente di un refuso.
Che altro posso dire?
Non molto, se non che a dispetto di quella che comunque può essere la qualità dell’edizione italiana, questo manga su Juza ve lo consiglio solo se davvero non potete fare a meno di ogni cosa che ha a che fare con Hokuto o al limite se dovete completare questa collana.