Dopo una fuga di notizie avvenuta all’incirca questa mattina, nel pomeriggio abbiamo finalmente avuto la conferma: Hokuto Ga Gotoku, l’esclusivo videogame per PS4 nato dall’incrocio tra il violento mondo di Ken il guerriero e le meccaniche della serie Yakuza, avrà una localizzazione occidentale!!
Con il titolo Fist of the North Star : Lost Paradise, il gioco sbarcherà da noi il prossimo 2 ottobre con doppio audio (giapponese e inglese) e sottotitoli in inglese.
Se vi sembra di esservi persi qualcosa, continuate a leggere 😉
Annunciato il 26 agosto 2017, Hokuto Ga Gotoku ha immediatamente catturato l’attenzione di tutti gli appassionati, proponendo una formula che, anche se inizialmente aveva fatto storcere il naso a tanti sedicenti “puristi”, si è rivelata poi la sua vera carta vincente: calare Kenshiro e gli altri protagonisti di Hokuto No Ken in uno scenario nuovo e vivere una storia totalmente inedita, slegata da ogni cosa letta nel manga o vista in TV. Insomma, un vero e proprio universo alternativo in cui il protagonista, dopo aver sconfitto Shin, reo di avergli sottratto l’amata Julia, scopre che la donna è viva e si trova nella mitica città di Eden, un luogo in cui è ancora possibile godere di comfort come acqua e corrente elettrica. Di qui, tutta una serie di eventi che coinvolgeranno sia personaggi ben noti ai fan, sia altri creati appositamente (sempre e comunque sotto la supervisione di Tetsuo Hara) per quest’epica avventura.
Come era lecito aspettarsi, grande attenzione è stata riservata al sistema di combattimento, qui molto più tecnico dei vari titoli della serie Yakuza. Kenshiro potrà avere 2 livelli di “Burst Mode”, entrambi attivabili con la pressione del tasto R2 del joypad. Il primo sarà caratterizzato dallo sprigionarsi di un’aura azzurra ed il secondo da un’aura rossa. Questo gli permetterà, per un limitato periodo di tempo, di strapparsi il giubbotto e scatenare appieno la furia dei suoi colpi sugli avversari. Da notare che, similmente alla serie Yakuza, normalmente Kenshiro NON può saltare. Questo magari risveglierà in molti lettori amari ricordi legati a Ken’s Rage 2, in cui il salto venne soppresso in favore di combo ancor più ripetitive di quelle del primo capitolo, ma la differenza è che, in Hokuto Ga Gotoku, Kenshiro potrà saltare liberamente durante il Burst Mode ed effettuare anche mosse speciali legate al salto. A tali meccaniche si aggiungono le “Heat Action”, ovvero dei QTE attivabili dopo aver aperto la difesa avversaria e che risulteranno spesso in colpi fatali. Ovviamente non tutti gli avversari hanno la stessa forza e Kenshiro, per poterli affrontare, dovrà migliorarsi con l’esperienza, potenziandosi ed acquisendo nuove tecniche letali. Questo sarà possibile anche e soprattutto tramite Amuleti e Gemme del Fato. I primi servono infatti per donare a Ken dei colpi segreti di altri personaggi della serie, mentre le seconde per incrementare il livello delle sue caratteristiche. Bella l’idea, comunque, di rendere disponibile l’Hokuto Hyakuretsuken fin da subito non come parte di una combo o come mossa speciale, ma come colpo con cui sbizzarrirsi premendo ripetutamente i tasti. Da non dimenticare poi la chicca costituita dall’l’Abeshi Collection. Infatti, di quanto siano famose, in Giappone, le caratteristiche grida emesse dai poveri pirla che hanno la sfortuna di incrociare Kenshiro durante le sue giornate storte, ne abbiamo parlato spesso (ad esempio qui), ma che tale elemento sarebbe diventato parte integrante delle meccaniche di gioco è una cosa che solo dei geni (o dei pazzi, che spesso è uguale) avrebbero potuto anche solo lontanamente immaginare. Fatto sta che il nostro Ken potrà raccogliere delle versioni “solidificate” delle urla dei suoi avversari e tirarle sulle gengive degli altri sfigati che lo circondano.
Tuttavia, Fist of the North Star : Lost Paradise non è un gioco di soli combattimenti, anzi… la quantità di “extra” presenti in questo titolo è talmente imponente che è praticamente impossibile annoiarsi. Diverse attività e minigiochi sono infatti al centro di quest’esperienza unica nel suo genere. Già solo all’interno di Eden, Kenshiro potrà non solo giocare d’azzardo e improvvisarsi barista, buttafuori, fruttivendolo o anche medico…
… ma all’esterno, una volta acquisito un fuoristrada, il nostro eroe potrà esplorare un deserto pieno di “punti di interesse” e di sorprese. Il minigioco del “fuoricampo” con i predoni ci ha conquistato tutti subito, è vero, ma anche la possibilità di ritrovare, fra le sabbie del tempo, alcuni vecchi titoli Sega (tra i quali non solo Out Run, ma anche il primo storico Hokuto No Ken per Master System, da noi conosciuto come Black Belt) non è che ci abbia lasciato indifferenti. In più, come se non bastasse, con il fuoristrada sarà possibile gareggiare in veri e propri rally nel deserto con in palio diversi premi, tra i quali dei potenziamenti per il veicolo stesso.
Non sono molti i mesi che ci separano dalla pubblicazione occidentale di Fist of the North Star : Lost Paradise e, nel frattempo, molti che hanno già giocato e completato la versione originale giapponese non hanno potuto fare a meno di esprimere il loro apprezzamento per quello che, fino ad ora, non solo sembra il miglior prodotto sfornato per il 35° anniversario dell’uomo di Hokuto, ma anche e soprattutto il miglior titolo videoludico mai realizzato su Ken il guerriero. Certo, magari sarebbe perfetto con un bel doppiaggio italiano (e ancor di più se richiamassero Alessio Cigliano, voce storica di Ken), ma già così è veramente imperdibile. Per eventuali altri aggiornamenti, restate sintonizzati 😉
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