Nell’epica saga di Hokuto No Ken esistono personaggi che, pur non appartenendo a temibili scuole di combattimento dalle tradizioni millenarie, rivestono ruoli molto importanti nel racconto. Ben più che semplici testimoni delle gesta di Kenshiro, tali personaggi sono spesso il vero motore di eventi fondamentali nell’economia della trama. |
Bart (バット)
Ladruncolo da quattro soldi che cerca di sopravvivere in un mondo ridotto ad un’arida distesa desolata, Bart è solo un ragazzino quando incontra per la prima volta Kenshiro. In un primo momento stupito dalla gentilezza di Ken, che a suo dire sembra non rendersi conto dell’epoca in cui vive, Bart rimane sconvolto assistendo in prima persona ai prodigi che quell’uomo misterioso sembra in grado di realizzare grazie al solo tocco delle mani. Non solo Kenshiro ridona la parola alla piccola Lin, loro sfortunata carceriera, ma salva l’intero villaggio dall’attacco di ZEED e dei suoi predoni, tutto grazie all’Hokuto Shinken. Da quel momento in poi, non avendo un posto in cui vivere, Bart decide di seguire Ken nel suo viaggio senza meta, divenendo testimone delle sue gesta eroiche fino a quando, dopo una lunga serie di battaglie, lacrime e sangue, Kenshiro riesce a ricongiungersi all’amata Julia. Negli anni seguenti, Bart diventa un uomo e, memore dell’esempio avuto da Ken, assieme a Lin e sotto la guida dell’anziano Rihaku, decide di opporsi fermamente alla dittatura dell’Impero del Cielo e del Viceré Jako, radunando un folto gruppo di ribelli sotto il nome di Armata di Hokuto. Da sempre innamorato di Lin, negli ultimi capitoli del manga Bart arriva anche al punto di sacrificare la sua stessa vita purché lei possa essere felice con Kenshiro.
Bart non sembra aver mai ricevuto un qualche tipo di addestramento alle arti marziali, eppure, in età adulta, dimostra eccellenti capacità combattive oltre ad una più che discreta conoscenza delle basi dell’Hokuto Shinken.
Lin (リン)
Piccola orfanella considerata un peso dagli stessi membri della sua comunità, Lin viene utilizzata come umile carceriera, ed è proprio nello svolgimento di questa mansione che incontra Kenshiro e Bart per la prima volta. La bambina s’infatua immediatamente del guerriero di Hokuto, il quale, venuto a sapere che ha perso la voce dopo aver visto massacrare i suoi genitori, le preme degli tsubo per aiutarla a guarire dagli effetti di questo trauma. Quando, poco dopo, ZEED attacca il villaggio e la prende in ostaggio, Kenshiro interviene per salvarla, eliminando il gigantesco bandito in pochi istanti.
Tempo dopo, la bambina viene fatta schiava dai terribili Golan ed è ancora Kenshiro a salvarla. Da quel momento, Lin accompagnerà Ken e Bart per tutto il resto della serie, evolvendosi da semplice figura di contorno a vero e proprio modello di coraggio e forza di volontà. Memorabile è, in questo senso, la sua presa di posizione nei confronti dell’esercito del Re del Pugno: di fronte alla scelta se sottomettersi o morire carbonizzata, la bambina non ha la minima esitazione e sceglie la morte piuttosto che piegarsi ai malvagi. Ciò ha un forte impatto sugli abitanti del villaggio, che si rendono conto della loro stessa codardia. Divenuta adulta, Lin non perde queste caratteristiche e anzi, come leader carismatico del movimento ribelle noto come Armata di Hokuto, guida una lotta senza quartiere contro le forze Imperiali che hanno esteso il loro dominio negli anni seguenti la morte di Raoh e la scomparsa di Kenshiro.
In questo stesso periodo, Lin scopre finalmente le sue vere origini: egli altri non è che la sorella gemella di Luise, l’Imperatore, tenuta segregata dal Viceré Jako.
Innamorata di Kenshiro, solo nell’ultimo capitolo del manga si renderà finalmente conto che il suo cuore appartiene in realtà a Bart.
Mamiya (マミヤ)
Donna bellissima e abile guerriera, Mamiya rappresenta il punto di riferimento per la comunità del suo villaggio, che difende dai continui tentativi di incursione da parte dei banditi del Clan delle Zanne. Dotata di molto coraggio, è talmente inflessibile riguardo la salvaguardia del villaggio da apparire addirittura fredda e cinica a coloro che non la conoscono. Anche quando i membri delle Zanne prendono in ostaggio il suo unico fratellino Ko, con la morte nel cuore, la giovane non cede al ricatto ed assiste impotente alla sua esecuzione pur di evitare che i razziatori penetrino oltre le mura di difesa. Il suo primo incontro con Kenshiro e Rei avviene nel giorno in cui li assolda come guardie. Grazie a loro, non solo riesce a vendicare la morte del fratello, ma anche a mettere la parola fine all’intero clan di terribili predoni. Nella serie di eventi successivi, Mamiya, invaghita di Kenshiro, pur rendendosi conto che nel cuore dell’uomo c’è solo e soltanto Julia, cerca ogni modo per aiutarlo a risolvere le sue faide famigliari, affrontando il pericolo pur di trovare informazioni sul luogo in cui è rinchiuso Toki, accompagnando di persona sia Ken che Rei a Cassandra e arrivando anche a sfidare Raoh armata solo di una balestra. Il vero punto di svolta nella sua vita avviene quando, per cercare di alleviare la sofferenza di Rei, colpito da Raoh e condannato a morire entro tre giorni tra dolori lancinati, Mamiya si reca a Medicine City e cade vittima di Garf e della sua banda. Salvata in extremis dall’intervento dei suoi amici, viene accidentalmente rivelato che sul suo corpo è impresso il marchio di Yuda. Il guerriero della Stella Incantatrice ha infatti rapito la ragazza nel giorno del suo ventesimo compleanno, uccidendone i genitori a sangue freddo davanti ai suoi occhi e portandola nel suo harem. Dopo breve tempo, Mamiya è tornata al villaggio ma era ormai profondamente cambiata per via di quella terribile esperienza. Rei decide allora di sfruttare il tempo rimastogli per vendicarla ed è solo alla fine, negli ultimi istanti di vita del guerriero, che la ragazza comprende di amarlo. Dopo questa lunga saga, Mamiya scompare dalle scene e la ritroviamo nella seconda parte del manga, sempre nel suo villaggio assieme ad Aili. L’ultima volta che appare, è negli ultimi capitoli, quando mette a rischio la vita pur di tentare di salvare Bart dalle torture del perfido Borge.
Mamiya non pratica particolari arti marziali ma sembra ben addestrata nella difesa personale, nell’uso di diverse armi e, in particolare di due yo-yo con lame retrattili, grossi aghi (chiamati gabishi) e le balestre.
Aili (アイリ)
Sorella minore di Rei, Aili è stata rapita da Jagi nel giorno del suo matrimonio. Da allora, la sua vita è stata solo un inferno: Venduta più volte come schiava, la ragazza ha subito tanti di quegli abusi da desiderare la morte ma, non avendo il coraggio di suicidarsi, per disperazione si è gettata dell’acido negli occhi in modo da non dover più vedere il mondo che la circondava. Per un crudele scherzo del destino, la giovane viene usata dal Grande Re delle Zanne come ostaggio proprio per costringere Rei a combattere contro Kenshiro, ma i piani del crudele capo del Clan delle Zanne vanno in fumo quando i due guerrieri lo prendono di sorpresa, simulando la loro morte, tramite la reciproca pressione di determinati punti segreti. Aili viene quindi tratta in salvo e lo stesso Kenshiro gli ridona la vista grazie all’Hokuto Shinken, tuttavia, le ferite del suo cuore sono tali che nemmeno la prodigiosa arte di Ken è capace di ridarle la speranza in un futuro migliore o la capacità di affrontare di nuovo il mondo senza fuggire. Sarà solo grazie al coraggio mostrato dalla piccola Lin che Aili ritroverà infine la forza per andare avanti e difendere se stessa ed i suoi cari ad ogni costo.
Re Nero (黒王)
Maestoso e potente stallone, Re Nero entra in scena come cavalcatura di Raoh. Nonostante sia solo un animale, vista l’importanza che gli viene data, si può ritenere a tutti gli effetti un comprimario nella saga di Hokuto No Ken. Egli non è infatti solo un cavallo, ma si dimostra vero e proprio “compagno d’arme” del Re del Pugno, combattendo con lui e per lui. Lo stesso Raoh ritiene che solo tale animale sia degno di portarlo in sella e, quando Juza glie lo sottrae per ritardarne l’avanzata verso la Città di Nanto, attende pazientemente che gli venga riportato piuttosto che continuare la sua marcia. E’ sempre Re Nero, poi, che viene mandato da Raoh a prelevare Kenshiro per condurlo al luogo del loro scontro finale. In seguito alla morte del suo padrone, il destriero decide spontaneamente di seguire Ken e, da allora in poi, diviene ufficialmente suo.
Nel manga e nell’anime Raoh Gaiden – Ten No Haoh, vengono narrate le sue origini ed il suo primo incontro con il Dominatore del Cielo.
Ain (アイン)
Cacciatore di taglie tra i migliori, Ain è uno strano personaggio: pur essendo incredibilmente bravo nel proprio lavoro non toglie mai la vita a chi ha una donna che lo ama. Egli stesso ha infatti una figlia di nome Asuka, che ama moltissimo e che scherzosamente definisce “la sua donna”. E’ proprio per non farle mancare nulla che ha deciso di dare la caccia ai nemici dell’Impero ma, dopo aver incontrato Kenshiro e Bart, si rende conto che se ama davvero la bambina deve fare tutto il possibile per darle un futuro migliore in cui vivere. Alleatosi quindi con L’Armata di Hokuto, Ain aiuta Bart e Lin ad introdursi all’interno della Capitale e liberare l’Imperatore tenuto segregato da Jako. Tutto questo gli costa però la vita e, nel momento decisivo, saranno il suo forte pugno e la sua forza di volontà a salvare tutti.
Akashachi (赤鯱)
A bordo del suo grande vascello, il pirata Akashachi solca continuamente il Mare della Morte. Un tempo tentò di invadere la Terra degli Shura alla testa di cento uomini, ma l’intera ciurma venne sterminata da un unico Shura di nemmeno 15 anni non appena sbarcata sulla costa. Lo stesso pirata rimase mutilato nella lotta, perdendo un occhio, un braccio ed una gamba, mentre suo figlio Shachi venne dato per disperso e da allora non lo rivide più. Da allora, in memoria di quel giorno, ha eretto un altare sul suo vascello in cui le vite degli uomini morti nell’impresa sono rappresentate da candele. In realtà, Akashachi sente che suo figlio è ancora vivo e quando incontra Kenshiro, che è in viaggio verso la Terra degli Shura per recuperare Lin, non esita a raccontargli la sua storia e ad accompagnarlo, nella speranza che egli possa ritrovarlo. In un primo momento, il pirata si limita ad attendere il ritorno di Ken ma, quando questi viene ridotto in fin di vita da Kaioh, il suo intervento diviene fondamentale per sottrarlo alla furia omicida del Comandante Supremo degli Shura. Purtroppo, tale interferenza gli costa molto cara e, trafitto da una grossa freccia scagliata da Kaioh, muore tra le braccia del figlio appena ritrovato.
Shōza (ショウザ)
Figlio di Juza delle Nuvole, questo personaggio compare nell’episodio celebrativo “Hokuto No Ken – LAST PIECE“, creato dagli autori in occasione del trentesimo anniversario della serie e collocato, cronologicamente parlando, poco prima del ricongiungimento tra Kenshiro, Bart e Lin nella seconda parte della storia.
Ragazzo sensiblile ed altruista, ha stretto un forte legame con Re Nero nel periodo in cui Kenshiro, rimasto da solo dopo la morte di Julia, è sprofondato in uno stato di depressione tale da renderlo irriconoscibile, totalmente demotivato e sopraffatto dal dolore. Sarà proprio grazie a tale legame che, quando il fato tornerà a reclamare la forza del successore di Hokuto, permetterà al giovane e al potente destriero di risvegliare Ken, anche se ad un prezzo molto alto…
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