Junichi Hayama (Sakkan)

Nato il 19 dicembre 1965, Junichi Hayama (羽山 淳一) è stato l’allievo prediletto di Masami Suda e, dopo aver “fatto la gavetta” sul film animato e sugli episodi della prima parte della serie TV su Hokuto No Ken, è divenuto sakkan (direttore dell’animazione) della seconda parte della stessa (dal 1987 al 1988).

A 18 anni, finito il liceo, Hayama entrò nello studio d’animazione Onion Production, che lavorava principalmente per la Toei Doga (oggi Toei Animation). Il suo primo impiego come animatore fu su Gu Gu Ganmo (Gu-Guガンモ) e nel frattempo si divideva su altre produzioni per il mercato estero come Transformers e G.I. JOE.

Cosa più importante, sempre in quel periodo, iniziò a collaborare al film animato e a diversi episodi della serie TV di Hokuto No Ken, ricevendo i preziosi insegnamenti del sensei Suda e sviluppando il magnifico stile che ormai lo contraddistingue. Come già detto, il 1987 fu l’anno del salto di qualità e, grazie alle sue doti, Hayama passò a ricoprire lo stesso ruolo del suo mentore nella seconda parte della serie TV dedicata a Hokuto No Ken.

Conclusa quest’epica esperienza, Hayama lavorò ancora come sakkan ad altre due serie anime: Sakigake!! Otokojuku (魁!!男塾) e il remake di Himitsu no Akko-chan (ひみつのアッコちゃん, da noi trasmesso con il titolo “Un mondo di magia”). Nel 1990 lasciò lo studio Onion Production e da allora continua la sua carriera da libero professionista.

junichi hayama 2015

Negli anni seguenti ha realizzato il character design per la serie TV Nessa no Haou Gandahra (熱沙の覇王ガンダーラ – Gandahra, Il Dominatore del Deserto Infuocato – 1998) ed è ricordato soprattutto per gli OAV de Le Bizzarre Avventure di Jojo (スターダストクルセイダース – 1993 – 1994 – 2000 – 2002) in cui ha ricoperto molteplici ruoli e per il film animato Phantom Blood (sempre ispirato a Jojo – 2007) proiettato misteriosamente solo nei cinema del Giappone e mai rilasciato sul mercato homevideo.

Nel corso della sua carriera ha collaborato in tantissime produzioni ma, come si suol dire, “il primo amore non si scorda mai” e infatti, pur non potendo (a malincuore, per via dei molteplici progetti in corso) partecipare pienamente a tutte le recenti produzioni dedicate al mondo di Hokuto, il nostro Hayama ha curato personalmente alcune scene degli OAV Shin Hokuto No Ken,  molte delle illustrazioni che si possono trovare sui videogames e sul merchandise relativo al mondo di Hokuto e, nel 2008, ha ricoperto il ruolo di sakkan nell’OAV Toki Den (con grande gioia dei fan).


Intervista di 199X a Junichi Hayama

Alla fine di luglio del 2011, primo tra i fan italiani di Hokuto No Ken, sono riuscito a mettermi in contatto con il maestro Hayama tramite email e, oltre a lodarlo per il suo straordinario talento, gli ho proposto un’intervista. Il maestro, dal canto suo, è stato più che felice nel ricevere la mia missiva ed ha risposto con notevole solerzia pochissimi giorni dopo, dichiarandosi lieto che il suo lavoro sia tanto apprezzato e che avrebbe risposto ad ogni domanda senza alcun problema. Ecco quindi la mia breve intervista a Junichi Hayama! 😉

1) In primo luogo, vorrei chiederle come mai ha deciso di intraprendere questa carriera? Molti artisti del suo settore erano già appassionati di anime dall’infanzia, è stato così anche per lei?

In realtà sono sempre stato molto portato per il disegno fin da bambino. Mi è sempre piaciuto disegnare e ho anche fatto dei fumetti miei autofinanziandoli e producendoli, solamente che una volta finiti e riletta la storia non mi convincevano affatto ed ero sempre tentato di buttarli via tutti. Ecco perché ho deciso di intraprendere la carriera di animatore, una carriera in cui posso dare del mio in ogni opera nell’aspetto visivo, ma non devo creare storie. Le opere che animo hanno sempre storie molto belle.

Sì, sono sempre stato un grande appassionato di anime e ne guardavo in quantità. Forse è proprio questo il motivo che mi ha spinto a diventare animatore.

2) Anche se ha contribuito in alcune recenti produzioni su Hokuto No Ken (in special modo nell’OAV Toki Den), sappiamo che in generale ha preferito non partecipare pienamente alle diverse produzioni del progetto Shin Kyuseishu Densetsu. A conti fatti, pensa ancora che sia stata una buona idea o avrebbe voluto poter contribuire maggiormente?

Hokuto no Ken è da sempre l’opera che mi è piaciuto di più disegnare, però ora il tempo che posso dedicarle è davvero poco. Anche ora mi sto concentrando solo sul lavoro per una nuova serie di pachinko e mia moglie poi, non ne parliamo… Penso di aver dato il meglio che ho potuto per Hokuto no Ken e se eventualmente mi dovessero richiamare a disegnarlo deciderei in base alla mia disponibilità.

3) L’anime Hokuto no Ken fu un vero successo all’epoca. Quando vi lavorava si aspettava tutto questo riscontro anche a distanza di quasi trent’anni?

Dato che io sono entrato ad opera già avviata sapevo già che questo era un anime che stava spopolando in Giappone. Devo dire, però, che ritrovarmi a parlare di Hokuto no Ken a così tanti anni di distanza mi dà davvero un bel senso di nostalgia per il lavoro svolto.

4) Ha dei ricordi particolari legati alla lavorazione di questa serie? Ad esempio, come è stato lavorare sotto la direzione del maestro Suda?

Di ricordi precisi non ne ho, so solo che si beveva tanto e si fumava ugualmente tanto. Anche con Hara e Buronson, anzi quest’ultimo era sempre mezzo brillo! Lavorare sotto il sensei Suda è stato entusiasmante e mi ha dato modo di diventare il professionista che sono ora. Se però dovessi rivedere i disegni di quei giorni lontani sono sicuro che mi vergognerei da morire!

5) Quali sono gli artisti che hanno influenzato maggiormente il suo stile di disegno?

Veramente non so rispondere ora così su due piedi, però direi il maestro Suda.

6) Come sceglie le produzioni alle quali partecipare? Ci sono lavori che l’hanno particolarmente soddisfatta? E, per contro, esistono invece produzioni che avrebbe preferito rifiutare?

Quelle che mi attirano di più per storia e se le conosco già prima di accettare l’incarico. Quelle sono sicuramente le serie che faccio senza pensarci due volte! Ne sono un esempio JoJo e Hokuto no Ken, ovviamente. Quelle che mi hanno soddisfatto di più sono proprio queste due opere, anche se non ho potuto partecipare a tutti i vari progetti legati a JoJo. Penso che tutte le opere che ho fatto in passato se le guardassi ora fatte col mio vecchio stile mi rifiuterei di vederle animate, ahahah. Comunque direi che la cosa che voglio maggiormente è fare un anime comico e demenziale. Tutti mi chiedono i muscoli, ma a me piace ridere!

7) L’Italia è un po’ una seconda patria per Kenshiro, ma anche JoJo è molto famoso. In particolare, una domanda a cui molti fan faticano a trovare risposta è: Come mai il bellissimo film “Phantom Blood” non è mai stato distribuito in home Video? Lei è al corrente dei retroscena?

Pare che l’opera non abbia avuto il successo di pubblico che si aspettavano ai botteghini e quindi hanno deciso di non farla uscire in dvd. Non posso dire altro che “pazienza”.

8) Una domanda che tutti i fan sicuramente si pongono: E’ previsto qualche nuovo progetto animato su Hokuto No Ken in cui lei sarà coinvolto?

Ahahah, no. Per ora non ne so niente!

9) Ha un messaggio per i suoi fan italiani?

Grazie infinite a tutti per seguirci così numerosi da tutto il mondo e grazie a 199X per le domande.
Ci vediamo presto!


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