Masami Suda (Character Designer – Sakkan)

Nato il 16 settembre 1943 e originario della prefettura di Saitama, Masami Suda (須田 正己) è legato principalmente a Tatsunoko e Toei e si può considerare un vero veterano dell’animazione giapponese. Il maestro Suda è infatti oggi conosciuto come uno dei più grandi animatori mai esistiti. Infaticabile disegnatore, sempre pieno di lavoro, trova comunque il tempo per le sue passioni: il golf e le porsche. Nonostante tutto questo, si dimostra una persona modesta e di una gentilezza non comuni. Fin dall’infanzia era fortemente attratto dai manga e dal disegno in generale, anche a scuola era solito disegnare su ogni superficie scrivibile. Tra le sue prime fonti di ispirazione ci sono le serie di Osamu Tezuka, che lo spinsero a desiderare di entrare da grande nel mondo dell’animazione.  Entrò a lavorare alla Tatsunoko fin dagli esordi della casa, nei primi anni sessanta. Qui iniziò ad apprendere i primi rudimenti di regia dell’animazione e character design. Parlando di questa fase della sua vita, in un’intervista tratta da Mangazine 25 del Luglio 1993, lo stesso Masami Suda dice: “E’ stata un’esperienza che mai potrò dimenticare, perchè c’era la possibilità di sperimentare veramente di tutto. Alla Tatsunoko c’era la possibilità di raggiungere il massimo dell’espressività affidandosi a un forte realismo grafico. Mi piaceva soprattutto il modo di lavorare di Tatsuo Yoshida, che stimavo moltissimo non solo come presidente, ma come artista”.

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Tra le serie TV alle quali ha lavorato nel “periodo Tatsunoko”, ricordiamo in particolare: Mach Go Go Go del 1967, meglio conosciuta in occidente come Speed Racer dove ricopre il ruolo di animatore e disegnatore; le tre serie di Kagaku Ninjatai Gatchaman (Squadra Tecnologica Ninja Gatchaman); Uchu No Kishi Tekkaman (Tekkaman, il cavaliere dello spazio) del 1975 in cui è disegnatore.  Masami Suda ha dalla sua parte la capacità di riuscire a modificare facilmente il proprio stile per adeguarsi al meglio ad ogni tipo di storia e, ovviamente, il suo talento non passa inosservato, tanto che un bel giorno vanno a fargli visita i membri dello staff esecutivo della Toei, che premono molto affinchè egli accetti la loro proposta. Suda accetta iniziando a collaborare con Toei da libero professionista. Diverse sono le opere di cui cura regia dell’animazione, character design e animazioni e, nel 1984, gli viene affidata un’impresa molto importante: portare su schermo le avventure di Kenshiro, protagonista del manga Hokuto No Ken che in quel periodo sta riscuotendo un successo enorme in madrepatria. Egli realizza quindi non solo la serie televisiva Seikimatsu Kyuseishu Densetsu – Hokuto No Ken (che noi ben conosciamo con il titolo Ken il Guerriero), ma anche il magnifico film animato del 1986, dove può esprimere ancor meglio il livello di dettaglio e realismo con il quale ha deciso di trasporre il manga in anime.

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Parlando di quest’esperienza dice: “I problemi sono stati numerosi. Per esempio, una cosa particolarmente difficile da rispettare erano le pose che Kenshiro assume quando si atteggia di fronte ai nemici. Mentre nel fumetto c’è l’aiuto del formato diverso della carta, in televisione tutto si appiattiva. Per rendere a tutti i costi l’impatto dell’azione ho dovuto escogitare il trucco delle linee che solcano il viso dei personaggi principali, proprio per esaltarne la forza. All’inizio erano contrari a questa soluzione, a causa dell’eccessivo lavoro che avrtebbe comportato, in seguito però ne sono rimasti tutti soddisfatti. Comunque ho dovuto studiare tutti i personaggi in modo da dare il tono più maschio e virile possibile alla serie. Forse è proprio questo il lato che in Hokuto No Ken mi piace di più.”

Sia in quel periodo che negli anni ’90, il maestro Suda ha disegnato moltissime delle illustrazioni che si possono trovare sulle confezioni del merchandise relativo a Ken, così come le illustrazioni di molti dei manuali d’istruzioni dei videogames pubblicati per Famicom, Sega Master System e Super Famicom. Non bisogna comunque dimenticare che negli anni più recenti il maestro ha dato il suo contributo come direttore dell’animazione anche in due episodi della serie televisiva di Souten No Ken e nell’OAV Toki Den, dove ha collaborato a stretto contatto con Junichi Hayama, che egli stesso considera il suo unico vero erede.

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GLOSSARIO

Character design, anche Chara design, è un’espressione inglese che significa letteralmente progettazione dei personaggi. In animazione e nei fumetti, il character design è quella parte del lavoro che consiste nello studio grafico e nella caratterizzazione, in parte anche psicologica, dei personaggi della storia creati dall’autore. In particolare, il disegnatore che se ne occupa (quando non sia l’autore stesso, come quasi sempre accade nei fumetti) è generalmente indicato come character designer, locuzione traducibile come “disegnatore dei personaggi”. Tale professionista, attraverso una serie di prove grafiche dette model-sheet (Settei in giapponese), è chiamato a dare ai personaggi il massimo dell’espressività con il minimo dei tratti: deve occuparsi, quindi, di fissarne la fisionomia, le proporzioni tra le varie parti del corpo, le principali espressioni, l’atteggiamento e la postura, la pettinatura, l’abbigliamento, fornendo così una sorta di guida di riferimento il più semplice possibile da riprodurre per gli animatori che dovranno farli “muovere”

Sakkan (作監, contrazione di 作画 監督, sakuga kantoku, letteralmente ‘direttore dei disegni’) è il termine con il quale nell’animazione giapponese si indica quella che grosso modo è la figura del direttore dell’animazione delle produzioni occidentali. Il sakuga kantoku, nello specifico, è il professionista che supervisiona, controlla e corregge i disegni degli animatori, divisi a loro volta in due categorie: animatori-chiave (原画, genga) ed intercalatori (動画, dōga), od animatori in senso stretto. Egli ha soprattutto cura della resa dei movimenti nel complesso dell’azione; ciò nondimeno, le correzioni, il più delle volte, sono necessarie per riportare il tratto dei personaggi a quello fissato nei settei dal character designer, al fine di garantire l’uniformità di stile dei disegni. Spesso il sakkan può coincidere proprio con quest’ultima figura, e realizza anche molti dei disegni chiave (keyframe). Nell’ambito di una serie, soprattutto se particolarmente lunga, frequentemente si avvicendano anche più sakkan.

Kenshiro by Masami Suda