Ken il guerriero EXTREME EDITION – Cosa aspettarsi dopo l’annuncio di Planet Manga?

A diversi giorni dall’annuncio di Planet Manga dell’imminente edizione italiana della Extreme Edition del manga di Ken il guerriero, ho pensato fosse giusto tornare sull’argomento per fare il punto della situazione, anche in base alle numerose domande che abbiamo ricevuto sulla nostra pagina Facebook.

Come dicevamo già in quel post, l’Extreme Edition è stata realizzata in Giappone 10 anni fa per celebrare il trentennale di Ken, è stata tradotta e proposta negli anni recenti in vari paesi del mondo e presenta delle caratteristiche peculiari:

FORMATO

Impreziosita da copertine create appositamente dal maestro Hara, quest’edizione è composta da 18 maxi volumi da circa 300 pagine della misura di 18,2×13 cm ed uno spessore di 2,5 cm, recupera non solo le pagine a colori, ma anche tutte le pagine originariamente pubblicate su Shonen Jump e solitamente escluse dalla classica edizione tankobon in 28 volumi. Di seguito solo alcuni dei numerosi esempi:

“LAST PIECE”, L’ULTIMO TASSELLO

Nell’11° volume è contenuto un lungo capitolo inedito, il cosiddetto Last Piece, cronologicamente collocato tra la morte di Raoh e poco prima del ritorno di Kenshiro nei territori ormai controllati dall’Impero del Cielo. Una storia in cui fa la sua comparsa Shoza, giovane figlio di Juza delle Nuvole, capace di dare una scossa al successore di Hokuto, che sembra ormai divenuto l’ombra di sé stesso dopo la morte dell’amata Julia. Ai tempi ne parlai qui.

I RITOCCHI DEL MAESTRO HARA

Circa un centinaio di pagine di questa edizione sono state ritoccate direttamente da maestro Tetsuo Hara, che si è dichiarato insoddisfatto del risultato raggiunto all’epoca della prima serializzazione ed ha deciso di rivedere soprattutto i volti di Kenshiro, Kaioh ed altri personaggi. Tali ritocchi iniziano a partire dal volume 15 e si protraggono fino all’ultimo.

QUALI SONO LE DIFFERENZE CON LE PRECEDENTI EDIZIONI ITALIANE?

Il grosso delle domande che ci sono state poste riguardava l’effettiva opportunità di acquistare questa nuova edizione, soprattutto tenendo a mente il fatto che la maggioranza degli appassionati ne possiede già almeno una. Va da sé che le caratteristiche appena elencate dovrebbero bastare a fare i debiti confronti, ma cogliamo l’occasione per riassumere nel dettaglio ciò che offrivano le precedenti:

Edizione ZERO (Granata Press – 1990 / 1992)

Volumi: 16
Formato: 24 x 16
Pagine: variabile in b/n
Prezzo: 3.500£

Primissima edizione italiana, viene adattata direttamente dalla versione americana della Viz, quindi con traduzioni dall’inglese e tavole ribaltate. In ogni numero di ZERO, rivista contenitore della Granata Press, viene presentato un singolo capitolo del manga, fino al 16°.

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Edizione Z-Compact (Granata Press – 1992 / 1994)

Volumi: 44
Formato: 18 x 12
Pagine: variabile in b/n
Prezzo: 2.800/3.000£

Raggiunta la pubblicazione dei primi 16 capitoli adattati dalla versione Viz, la Granata Press continua  la saga di Kenshiro in volumetti monografici (dapprima mensili, in seguito quindicinali) stavolta adattati dalla versione originale ma sempre seguendo il modello del ribaltamento delle tavole. Ogni volumetto raccoglie più o meno la metà del contenuto di un volume originale giapponese. Nel 1993 anche i primi 16 capitoli pubblicati su ZERO verranno raccolti in 3 volumetti speciali di questa collana.

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Edizione Star Comics (Star Comics – 1997 / 1999)

Volumi: 27
Formato: 17 x 11,5
Pagine: circa 200 pagine in b/n
Prezzo: 5.000£

Seconda edizione del manga in Italia, quella della Star Comics NON è una ristampa dell’edizione Granata Press. Difatti, le traduzioni vengono completamente rifatte dal giapponese, mantenendo sia lo stesso numero di pagine dei tankobon originali e che il senso di lettura da destra verso sinistra.

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Edizione d/books (d/visual – 2005 / 2011)

Volumi: 27
Formato: 25 x 17,6
Pagine: 196 pagine in b/n, colore e bicromia
Prezzo: 8,50/9,30€

Terza edizione del manga in Italia, quella della d/visual si presenta come una versione “deluxe”, con pagine di grande formato e recupero delle tavole a colori (alcune, in realtà, prese dalla Master Edition e non dall’originale) e riproducendo quelle in bicromia con tonalità di grigio. A impreziosire il tutto una sovracoperta, una minifigure allegata ad ogni volume e diversi redazionali tra i quali analisi delle tecniche di combattimento e approfondimenti. Purtroppo, volumi alla mano, per quanto lo sforzo sia nel complesso davvero encomiabile, c’è da dire che le traduzioni ed il lettering non sono propriamente il massimo. Confrontando infatti questa versione con l’originale giapponese, ci si rende conto che alcuni passaggi sono stati mal interpretati o comunque tradotti senza tener conto del contesto. Anche il carattere utilizzato è piuttosto antiestetico e sgradevole alla lettura. La scelta di non adattare le onomatopee, se da un lato può essere positiva perché non intacca le tavole del maestro Hara, dall’altro, assieme a quanto già detto, trasforma quest’edizione più in un oggetto di collezionismo che in un’opera da leggere.

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Edizione Planet Manga (Panini comics – 2013)

Volumi: 27
Formato: 17,5 x 11,5
Pagine: 200 in b/n
Prezzo: 4,20€

Edizione pubblicata a cadenza settimanale, curata da Planet Manga, è stata pensata principalmente per il rilancio di Ken dopo 14 lunghi anni di latitanza dalle edicole. Di conseguenza, si presenta come un’edizione  che, a parte l’invidiabile traguardo dell’essere il primo manga in Italia ad uscire in allegato con un quotidiano (nello specifico il Corriere dello Sport e Tuttosport), non gode di particolari riguardi, sia per la mancanza di una sovraccoperta (che sarebbe stata auspicabile almeno per l’edizione da fumetteria), sia per le soluzioni grafiche discutibili (riguardanti principalmente il logo in copertina) che sicuramente si sarebbero potute studiare meglio, tenendo in considerazione che tale edizione avrebbe dovuto commemorare il trentesimo anniversario del manga. Ottima, invece, la qualità della stampa, mentre per quello che riguarda traduzioni ed adattamento è un’edizione da evitare come la peste.

– Leggi le recensioni dei singoli volumi – Galleria delle copertine

PREZZO E CADENZA DELLE PUBBLICAZIONI

Altra domanda ricorrente fra i commenti. Purtroppo, al momento, non siamo in grado di dare informazioni ufficiali in merito, semplicemente perché Panini non le ha ancora comunicate. Qualcuno, in rete, ha azzardato l’ipotesi di un’uscita bimestrale, mentre per il prezzo, tenendo conto della media delle corrispondenti edizioni già uscite all’estero, bisognerà prima capire se la nostra ricalcherà quella originale giapponese, con sovraccoperta, o quella dell’americana Viz, con copertina rigida. In realtà la differenza sarebbe di pochi euro ma, ad esempio su Amazon, si oscilla tra i 15 e i 19 euro a volume. Restano comunque nostre speculazioni e restiamo in attesa di notizie.

TRADUZIONE E ADATTAMENTO

Infine, cosa che sta particolarmente a cuore a noi veri appassionati di Ken il guerriero, è necessario spendere più di qualche parola sull’eventuale localizzazione. Perché le gesta del successore di Hokuto, nel nostro Bel Paese, sono state funestate sempre, fin dall’esordio sulle reti locali, da un adattamento che, volendo essere buoni, potremmo definire semplicemente non consono all’epicità dell’opera. La situazione era ovviamente migliorata con le prime edizioni del manga da parte di Granata Press e Star Comics che, slegandosi dalle ridicolaggini del doppiaggio dell’anime storico, avevano contribuito ad alzare l’asticella. L’edizione d/visual, come già detto, spesso e volentieri si lasciava andare a traduzioni fuori contesto ma ancora passabili. Quando nel 2013 è arrivata l’edizione Planet Manga, ci si aspettava dunque che, storto o dritto, il risultato non potesse essere che migliore. Se non altro perché, esistendo già tre diverse edizioni dello stesso manga in italiano, sarebbe bastato anche solo prenderle a riferimento e confrontarle per evitare qualsiasi tipo di errore. E invece no. Alla Planet sono stati capaci di tornare indietro fino a ricordare i “fasti” dell’adattamento dell’anime storico. Anzi, peggio. Perché, per fare anche solo un esempio tra i tanti, se nel nostro doppiaggio “Tentei” veniva appropriatamente tradotto Imperatore (del Cielo), loro sono stati capaci di uscirsene con “Imperatrice”, che non solo spoilera un colpo di scena importante, ma è proprio sbagliato a prescindere. Per questa e tante altre “meraviglie” vi rimando ad un post riassuntivo (a meno che non vogliate farvi davvero male leggendo le recensioni di ogni singolo volume che ho linkato poco più su).

Con questi precedenti, e conoscendo la consolidata politica di Panini riguardo alle ristampe e alle edizioni cosiddette “deluxe” dei suoi titoli, con prezzi esorbitanti ma che all’interno riciclano traduzioni ed adattamenti errati, senza fare il minimo sforzo neanche per revisionarli, le aspettative non sono delle migliori. In più, uno dei “cavalli di battaglia” del loro massimo sforzo con il minimo impiego, è sempre stato quello di non adattare le onomatopee perché, a loro dire “gli autori non vogliono che venga rovinato il loro lavoro”. Ora, ognuno può avere le proprie idee sull’adattamento delle onomatopee, ma far passare una scelta al risparmio come volontà degli autori originali solo per mettere a tacere i clienti, nemmeno è un bell’atteggiamento. Certo è che, se c’è un’esplosione enorme, un conto è leggere un grosso BOOM che riempie lo sfondo, un altro una serie di ideogrammi che, di fianco, in piccolo, hanno scritto BOOM.

Ciò detto, la verità è che c’è almeno una soluzione che permetterebbe di tagliare la testa al toro: acquistare e tradurre la già menzionata edizione della Viz:

Tradurre sarebbe sicuramente più alla loro portata e avrebbero le onomatopee già adattate. In più, avrebbero la totale approvazione degli autori, visto che quella della Viz è un’edizione assolutamente autorizzata.

Ora resta da vedere se, per una volta, alla Planet decideranno di dare ascolto agli appassionati. Noi gli vogliamo lasciare la possibilità di stupirci. In alternativa, se proprio dev’essere un’edizione da tenere solo ad abbellire lo scaffale, siamo pronti ad investire i nostri soldi nel recupero dell’originale giapponese (che, per la cronaca, stanno attualmente ristampando in patria con in più i commenti di altri grandi mangaka come Toriyama, Hojo e Araki, tra i tanti).

E voi come la pensate? Scrivetelo nei commenti.

Yamato Video porta KEN IL GUERRIERO su Anime Generation!

IL RITORNO DELL’UNICO VERO RE DEGLI ANIME DI COMBATTIMENTO!

Direttamente dalla pagina Facebook di Yamato Video, arriva la conferma che aspettavamo da tempo!

Ken il guerriero, l’anime televisivo storico prodotto da Toei nel 1984 e approdato in Italia alcuni anni dopo, artefice di un vero e proprio fenomeno culturale che ha caratterizzato soprattutto gli anni ’90, arriva finalmente su Anime Generation, il canale tematico di Amazon Prime Video.

A partire dalla prossima settimana, infatti, la serie sarà riproposta sulla nota piattaforma di streaming in versione “vintage” – con audio storico – a blocchi di 10 episodi alla volta.

Ma gli annunci non finiscono qui, perché nel 2024, con il coincidere del quarantennale della prima messa in onda dell’anime, la serie verrà presentata in una nuova versione completamente rimasterizzata sia nel video sia nell’audio!

Le sorprese comunque non sono solo queste. Altri annunci verranno fatti quando sarà il momento, quindi continuate a seguirci! 😉

Ken il guerriero – Warner Bros Japan produrrà il nuovo anime

Come preannunciato da un leak (a cui, in tutta onestà, non avevamo minimamente creduto) oggi, 13 settembre 2023, in occasione del 40° anniversario di Ken il guerriero, è stata ufficialmente data la notizia di un nuovo progetto anime dedicato alle gesta del successore del Pugno di Hokuto.

Ma cosa sappiamo veramente?

Innanzitutto la produzione sarà affidata a Warner Bros Japan, che recentemente è stata responsabile dell’adattamento di Bastard!! per Netflix.

Quello che poi si evince dalle dichiarazioni di Buronson e Tetsuo Hara, padri dell’opera, è che, fatte salve le rituali frasi di entusiasmo, sarà un remake molto più fedele al manga originale, sia sul piano artistico, cercando di ricalcare il potente e dettagliato stile del maestro Hara, sia per quello che riguarda la trama, attenendosi strettamente alla storia creata da Buronson senza infarcirla di personaggi ed episodi “filler”.

A detta sempre di Hara, lo staff (non ancora annunciato) che si occuperà del progetto è veramente devoto a Ken il guerriero, mentre per ciò che riguarda il cast, com’era prevedibile, tutte le voci saranno nuove.

E fin qui le notizie certe.

Passiamo ora al non detto. Che è quello che ci preoccupa di più.

Ciò che sicuramente ci sarà ma su cui tutti stiamo facendo finta di non sapere è la CGI. Al momento non possiamo sapere in che misura e come verrà usata, ma è un dato certo. Si spera non come nell’anime di Souten No Ken Regenesis (che in Italia è stato salvato in parte solo grazie all’ottimo lavoro di doppiaggio). Anche su quello, ai tempi, leggemmo dichiarazioni entusiaste di Hara 😅.

Altro dato importante che si evince facilmente dalla visual in alto: la serie darà un taglio netto al passato, quindi scordiamoci il ritorno di animatori storici come il mitico Junichi Hayama, ultimo depositario della magnificenza dell’anime storico. E lo stesso vale per tanti altri aspetti, compresa la colonna sonora. Purtroppo il desiderio del maestro Hara di distanziarsi dalla versione di Toei, fin dai tempi della Trilogia, ha portato al massimo a usare Ai wo Torimodose!! e Yuria… eien ni nelle recenti produzioni, ma per il resto niente.

Altro aspetto da non sottovalutare affatto, la tendenza, sempre del maestro Hara, a smorzare sempre più la violenza per rendere Kenshiro maggiormente appetibile al grande pubblico. Ve ne potete rendere conto da soli riguardando i film e gli OAV della Pentalogia o il già citato anime di Regenesis. Ora, per carità, non è che uno si aspetta un approccio necessariamente simile al film del 1986 o alla Trilogia, ma c’è la concreta possibilità che le soluzioni che verranno messe in atto per censurare esplosioni e squartamenti vari facciano storcere più di qualche naso.

E per ora mi fermo qui ma, mentre attendiamo altre notizie, non dimenticate di dire la vostra

KEN IL GUERRIERO – News in pillole (Agosto 2023)

Manca ormai meno di un mese alla data del 40° anniversario di Ken il guerriero e, man mano che ci avviciniamo allo storico traguardo, si moltiplicano le iniziative e le news che lo riguardano. Non avendo avuto modo di aggiornare il sito nei mesi scorsi, ho pensato allora ad un lungo post riassuntivo a beneficio di tutti gli appassionati del mondo di Hokuto. Quindi mettetevi comodi e buona lettura. 😉

La prima importante notizia riguarda la mostra che ripercorrerà, attraverso le potenti immagini disegnate da Tetsuo Hara, non solo la parte più significativa della serie, ma anche l’impatto che l’opera ha avuto nella società. In realtà ne avevamo già parlato ma, se all’inizio veniva indicato un generico “autunno 2023” come periodo dell’evento, ora finalmente è stata ufficializzata una data precisa. La mostra si terrà infatti, come già stabilito in precedenza, a Tokyo, presso la galleria Mori Arts Center delle Roppongi Hills, da sabato 7 ottobre a domenica 19 novembre 2023.

Sono previste ulteriori date in altre città. La mostra sarà infatti a Nagoya nel mese di marzo 2024 e a Kobe durante l’estate dello stesso anno. Nella primavera del 2025 si sposterà invece a Fukuoka. Di seguito, un piccolo assaggio degli oltre 400 pezzitra tavole del manga, illustrazioni a colori e artwork totalmente inediti realizzati dal maestro Hara per l’occasione – che troveranno spazio durante l’evento.

Come avevamo già accennato in precedenza, l’esposizione sarà suddivisa in 6 tappe che andranno a ripercorrere, in ordine cronologico, gli eventi che vanno dal primo capitolo fino alla sconfitta di Raoh. Quindi, se la prima tappa metterà in risalto l’inizio dell’epopea di Kenshiro, con Shin, i Golan, lo Sciacallo e Devil Rebirth, nella seconda l’attenzione si sposterà sulla lunga saga che vede coinvolti Rei, Yuda, Shu e Souther, i grandi maestri del Nanto Seiken. La terza tappa, invece, getterà uno sguardo approfondito e nostalgico alle produzioni e al merchandise scaturiti dalla serie. Di conseguenza, ampio spazio troveranno i materiali originali dell’anime storico prodotto da Toei (che, nel frattempo, dallo scorso 3 agosto ha iniziato a pubblicarne gli episodi sul suo canale YouTube, ma solo per il pubblico nipponico), i videogiochi e le diverse linee di action figures.

La quarta tappa della mostra tornerà a concentrarsi sul manga originale presentando le tavole e i momenti salienti che vanno dallo scontro tra Toki e Raoh a tutta la saga che coinvolge i Nanto Goshasei. La quinta tappa si focalizzerà poi su un vasto repertorio di illustrazioni a colori, soprattutto le varie copertine realizzate ai tempi della serializzazione su Shonen Jump mentre la sesta ed ultima tappa farà rivivere lo scontro finale tra Kenshiro e Raoh.

A tutto questo si aggiungono i progetti realizzati grazie alla campagna di crowdfunding conclusasi lo scorso 9 luglio e che, a fronte di un obiettivo di 2.000.000 di yen, è riuscita a raccoglierne ben 21.366.748 , ovvero il 1068% della cifra prevista.

Quindi, non solo saranno presenti le riproduzioni del trono di Souther e della tomba di Misumi in scala 1:1, ma i nomi dei sostenitori della campagna saranno messi in mostra nella galleria e stampati nel libro di illustrazioni che verrà pubblicato in seguito mentre alcuni premi esclusivi saranno riservati ai più “generosi” tra loro. In particolare alcuni avranno l’onore di accedere in anteprima all’esposizione e godere di una visita guidata insieme a Tetsuo Hara, altri tre potranno ricevere una riproduzione in 3D di 15 cm del maestro mentre uno solo riceverà un artwork creato appositamente!

Altra piccola chicca, assieme ai biglietti, in vendita a partire dallo scorso 4 agosto, verrà fornita un’audioguida con la mitica voce di Shigeru Chiba .

Un po’ più defilato rispetto a questo evento è il nostro caro Buronson, che non perderà comunque l’occasione per celebrare il suo più grande successo. Da anni ormai concentrato sul promuovere la città di Saku, suo paese natale nella prefettura di Nagano, l’autore non solo ha finanziato personalmente un corso di manga di 100 ore (il reclutamento per il nuovo anno inizierà il prossimo 1° settembre), ma ha partecipato a diverse altre iniziative a tema Hokuto che hanno avuto risalto sui media nazionali ed esteri (una su tutte, i famosi tombini decorati con i protagonisti della serie). Chiaro quindi che la ridente cittadina non poteva restare fuori dalle varie commemorazioni e, tra i tanti eventi in programma (che verranno svelati prossimamente), uno in particolare vedrà protagonista questo sceneggiatore tanto prolifico quanto generoso. Nella giornata del 18 settembre, presso l’Aula Magna del Sakudaira Exchange Center, dalle 9:00 alle 11:00 ci sarà una proiezione dell’anime televisivo storico di Ken il guerriero a cui seguirà, dalle 14:00 alle 16:00, una lunga intervista al maestro Buronson intitolata “La storia segreta dietro la nascita di Hokuto No Ken”, durante la quale verrà trasmesso anche un videomessaggio di Shuichi Mochida, attuale dirigente della Coamix. L’evento sarà gratuito ma a numero chiuso e per potersi prenotare bisognerà farlo attraverso l’app di messaggistica Line o scaricando un apposito modulo di domanda da compilare e reinviare per posta (o consegnare di persona) alla divisione Turismo di Saku. Tra tutti i candidati ne verranno estratti a sorte 350.

Nel frattempo, sulla piattaforma WOWOW, nei mesi di settembre e ottobre verrà riproposto il famigerato musical di Ken il guerriero. Dopo essersi guadagnato vari riconoscimenti sui palcoscenici di Giappone e Cina, questa versione dell’epica storia di Hokuto No Ken è pronta a portare la sua ricca dose di disagio anche agli abbonati di questo servizio di streaming.

Un po’ diversa, invece, la situazione su DMM TV, che, a partire dal prossimo 22 settembre, distribuirà in esclusiva il drama Kenshiro ni Yoroshiku, basato sul l’omonimo manga di Jasmine Gyuh di cui avevamo già parlato. Koichi Nakamura, protagonista della storia, sarà interpretato dall’attore Ryuhei Matsuda, mentre Rika Sakamoto, la sua giovane assistente, avrà il volto di Nishino Nanase. Sceneggiatura e dialoghi degli episodi saranno scritti da Hidetomo “Bakarhythm” Masuno.

Per assurdo, la surreale trama di questa serie, che vede il protagonista cercare di apprendere l’Hokuto direttamente dalle pagine del manga di Ken il guerriero per potersi vendicare di uno yakuza che gli ha portato via la madre, potrebbe trasformarla nel più bel tributo di questo quarantennale. Perché sì, la storia ha tanti risvolti comici, ma i continui rimandi all’opera originale non possono lasciare indifferenti gli appassionati dell’uomo dalle sette cicatrici. Onestamente spero tanto che arrivi anche da noi.

A chi piace piuttosto il lato collezionistico del mondo di Hokuto, interesseranno certamente le seguenti notizie…

Sono aperti i pre-order per l’impressionante statua di Kenshiro e Julia prodotta da Prime 1 Studio. Definita all’inverosimile e con una colorazione il più vicina possibile alle illustrazioni del maestro Tetsuo Hara (che ne sembra particolarmente entusiasta), di impressionante ha anche il prezzo: quasi 1.500 euro!

Completamente sold out è invece la statua di Raoh e Re Nero di Spiceseed, il cui pre-order era iniziato lo scorso 5 agosto. 49 cm di “dimensione artistica” alla modica cifra di circa 1900 euro (tasse escluse…).

E se le vostre finanze non arrivano a tanto ma morite lo stesso dalla voglia di commemorare questo anniversario con un acquisto importante, la Kaiyodo ha da poco reso nuovamente disponibile la sua statua da 50 cm di Kenshiro in “megasofubi” (ne parlammo qui) a meno di 250 euro. Originariamente prodotto nel 2016, questo modello è ormai alla sua seconda ristampa (la prima fu nel 2019) e si presenta con un totale recolor.

Dal canto suo, la Medicos, dopo aver annunciato, circa un paio di anni fa, la produzione di 3 action figures dedicate rispettivamente a Rei, Yuda e Toki, da allora sembra essere andata in letargo (almeno per quello che riguarda la licenza di Ken il guerriero), limitandosi a mostrare solo un prototipo dell’Uccello D’Acqua di Nanto. Quindi, a meno di qualche sorpresa dell’ultimo minuto, sembra che non ci saranno altre novità da parte di questo produttore.

Sempre restando in ambito action figures, a molti potrà interessare la recente acquisizione della licenza di Hokuto No Ken da parte della DIG. Kenshiro e soci avranno l’onore di dare il via alla linea DIGACTION ma, al momento non c’è nulla più che un’immagine promozionale, quindi nulla su cui discutere davvero. Dando però uno sguardo agli altri prodotti dell’azienda ci si può fare un’idea di quello che è il livello generale dei suoi prodotti, realizzati con stampanti 3D.

Un’altra iniziativa particolare l’avevamo accennata lo scorso giugno e riguarda Takara Tomy che, in occasione del 40° anniversario degli ZOIDS, ha avviato una serie di collaborazioni tra le quali una con Hokuto No Ken. Questo porterà alla produzione, nel 2024, dello Zoid Wild Liger Black King, una fusione tra il modello Murasame Liger e il mitico Re Nero.

Chiudiamo la carrellata con il “Kanda Curry Grand Prix 2023” che, come ogni anno, si tiene nel quartiere di Kanda a Tokyo. 142 attività sono infatti pronte a servire le loro ricette al curry in una competizione per stabilire chi è il migliore. La novità di quest’edizione è che i primi 500 clienti di ognuno dei summenzionati locali avranno l’opportunità di pescare delle card in edizione limitata con i personaggi di Ken il guerriero. In aggiunta, alcune particolari ricette create per l’occasione daranno ulteriori opportunità di pescare le card.

In chiusura, vi ricordo un paio di link se avete voglia di venire a parlare con noi:

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Ken il guerriero, il crowdfunding per il trono di Souther e… il bunker antiatomico!

Come avevamo anticipato poco tempo fa, parlando della mostra d’arte che si terrà in autunno per celebrare i 40 anni di Ken il guerriero, è partito oggi in Giappone un crowdfunding che servirà a finanziare la costruzione del trono di Souther in scala 1:1.

La cifra base da raggiungere è di circa 14.000 euro e, al momento in cui scrivo, è stata già abbondantemente doppiata. Non mi dilungherò molto sui “premi” che i contributori riceveranno perché, tolto un tour guidato personalmente da Tetsuo Hara all’interno della galleria in cui si terrà la mostra, e riservato ai più “facoltosi”, il resto sono stampe e vario merchandise oltre ai propri nomi scritti all’interno della galleria stessa.

L’unica vera “chicca” (se così si può chiamare) è rappresentata da un vero e proprio bunker antiatomico (non stiamo scherzando) denominato CRISIS – 01 e di cui 3 esemplari finiranno nelle mani di altrettanti finanziatori che potranno installarlo dove vogliono. Perché oh, gli anni ’80 stanno tornando così tanto di moda che non si sa mai che a qualcuno gli scappi il ditino sul pulsante delle bombe nucleari 😅

Se avete voglia di parlare di questa notizia o di qualsiasi altra cosa legata a Ken il guerriero, venite a trovarci sul nostro Gruppo Telegram dedicato. 👊

40 anni di Hokuto – La storia di Ken il guerriero – Capitolo I: La nascita di Kenshiro

Croce e delizia di ogni appassionato, gli anniversari importanti servono non solo a ricordarci quanto stiamo invecchiando, ma anche a fare tuffi più o meno ragionati fra nostalgici ricordi e nuove iniziative messe in campo da chi detiene i diritti delle opere che amiamo. In molti casi servono a siti generalisti per fare incetta di visualizzazioni con articoli discutibili e titoli clickbait, ma oggi non parliamo di questo. Parliamo invece, come sempre, di Ken il guerriero. Siamo stati qui per i 25 anni, poi per i 30 è, più di recente, per i 35, ma il 40° giro di boa ci impone nuovamente di fare il punto su questa saga immortale. Ecco perché, a partire da questo articolo, vorrei ripercorrere almeno le tappe fondamentali della sua storia editoriale.

La nascita di un eroe

Proprio il 1° aprile 1983 (no, non è uno scherzo, ve lo giuro) sulle pagine di Fresh Jump, viene pubblicato l’episodio di prova di un nuovo manga, intitolato Hokuto No Ken – Kasumi Kenshiro, che ci presenta proprio il giovane successore dell’Hokuto Shinken, alle prese con degli agenti della polizia corrotti e appartenenti alla Scuola Taishan. In quest’episodio, Kenshiro è figlio unico, il suo maestro e padre non è il Ryuken che conosceremo più in là nella serie regolare e la sua fidanzata si chiama Yuki. Il mondo non è quello postatomico, devastato e selvaggio che abbiamo imparato a conoscere nella serie, bensì quello attuale. Restano comunque inalterate alcune delle caratteristiche tipiche che poi riscontreremo nella serie: Gli eventi tragici e la brutalità dei nemici, il profondo senso di giustizia del protagonista e, soprattutto, l’infinita superiorità dell’Hokuto Shinken sulle altre arti marziali. Un fatto interessante, che si perde nell’adattamento italiano, è che il nome del protagonista è scritto in hiragana, alfabeto in cui ogni ideogramma ha un significato. In questo caso, (Ken/Pugno) (Shi/Quattro) e (Ro/Figlio). L’ideogramma Shi, anche se letteralmente significa quattro, nasconde una sorta di gioco di parole, perché Shi, in giapponese, è anche il modo in cui si pronuncia la parola “Morte”. Di conseguenza, il significato del nome di Kenshiro, in questo episodio, è “Figlio del Pugno della Morte”. Diversamente, il nome del Kenshiro della serie che tutti conosciamo, è scritto in katakana, un alfabeto fonetico in cui non c’è un significato. Già questo, senza nemmeno dover esaminare le differenze nella trama, implica che ci troviamo di fronte a due Kenshiro completamente differenti, come facenti parte di due universi alternativi.

Vuoi o non vuoi, comunque questo prototipo di Ken getta le basi per tutto quello che verrà in seguito e il merito va in gran parte a Nobuhiko Horie, mitico editor della Shueisha che aveva deciso di scommettere su un promettente giovane di nome Tetsuo Hara. Il ragazzo, dopo la chiusura di Tetsu No Don Quixote, breve opera sul motocross che durò appena 10 settimane, si sentiva già fallito, ma avrebbe voluto disegnare un manga sulle arti marziali. Horie, che ci vedeva lungo, non solo acconsentì, ma gli diede anche l’idea alla base dell’Hokuto Shinken, ovvero un’arte assassina capace di far esplodere gli avversari dall’interno. Tali elementi riuscirono a far breccia nei lettori, che rimasero entusiasti del primo exploit in assoluto di Ken il guerriero. Certo, sicuramente non immaginavano come si sarebbero evolute le cose, ma di questo parleremo nel prossimo capitolo 👊

Annunciata una mostra d’arte per i 40 anni di Ken il guerriero

Ne avevo brevemente accennato ieri sui nostri canali social, ma la notizia merita un doveroso approfondimento. In autunno, in concomitanza con il 40° anniversario di Ken il guerriero, si terrà in Giappone una speciale mostra in cui verranno esposti ben 400 pezzi del maestro Tetsuo Hara tra illustrazioni e tavole del manga nella loro versione “grezza”, ovvero prima della pubblicazione.

Battezzata “Ritrova l’amore!!”, dal titolo della celeberrima sigla di apertura dell’anime televisivo la mostra, che si terrà al 52° piano della Mori Tower (Roppongi Hills) a Tokyo, avrà come tema centrale proprio “l’amore”, il sentimento che muove tutte le vicende all’interno dell’opera.

L’esposizione sarà divisa in 6 tappe che copriranno l’arco narrativo classico, ovvero dall’inizio della serie fino alla morte di Raoh. Nella galleria troveranno spazio anche dei diorami. Non ci saranno aree ristrette, anzi, i visitatori sono incoraggiati fin da ora a scattare foto da condividere sui social. Il maestro Hara si augura che l’iniziativa possa non solo attirare i fan storici del mondo di Hokuto, ma far breccia anche nel cuore dei più giovani, che attraverso la potenza evocativa dei suoi disegni potrebbero scoprire quest’opera immortale.

Infine, pare che prossimamente verrà lanciato un non meglio specificato progetto di crowdfunding legato alla mostra, ma per questo, come per ulteriori aggiornamenti, vi invito a restare sintonizzati sulle nostre frequenze. 😉